Val Codera, Autunno 2016
D’alberi muschiate le cime
Si alzano acute tra celesti vapori
Velate si raccolgono per nascondere
Presenze che vengono dall’aldilà
Di schianto esplode il riccio
Della castagna cadendo dal ramo
Nel cimitero è tutto un richiamo
Di passate presenze intrise di guazza
È tempo di lasciare uscire i morti
In lenta processione dai sepolcri dei vivi
Cancellati dal tempo nostro ci parlano
Da un tempo più vero – ogni immagine
Reca scritto “più in là” – ogni rosa
Persiste accesa sul ramo come uno scrigno
E canta da un coro seminando luci
Nel solco negro dell’autunno
A rischiare il percorso boschivo.
Alfredo Tradigo
Monte Cornizzolo
Bianche sinuose ballerine le betulle
Scendono dalle falde del monte
Anime sospese tra la terra e il cielo
E vedono deltaplani salire
Mezzelune di luci e colori che cercano
Nei cerchi dell’aria la via del ritorno
Sui tronchi bianchi portano segni indiani
Neri alfabeti incisi sulla corteccia
Mentre in alto nel cielo estivo
Spume di nuvole montano vapori d’acqua
E tutti cercano in quella direzione
Un sole che al tramonto si lasci guardare
Riflesso arancione in una frittata sul lago
Intanto si accumulano bisbigli
Sotto le pergole intorno a un bicchiere
D’acqua e menta o birra e gassosa
Ciascuno racconta (e non mente) i suoi viaggi
In camper o a piedi sulle vie
Di una bellezza che ancora stasera
Ci sfugge di mano come un piccolo deltaplano
Che vola lontano nel tempo e quel filo
È la nostra vita legata a un gomitolo di cuore così
Alfredo Tradigo
Settembre
Settembre,
è tempo di sperare
un lavoro per tutti,
e la pace nel mondo.
La pace!
E’ tempo di ridare
dignità ad ogni uomo,
rispettare la vita.
L’estate
ha ubriacato tutti,
col chiasso delle spiagge,
le fughe e le evasioni.
Bussano
urgenze e chiedono
che siamo responsabili
e cittadini attivi.
Sopra noi,
passano nubi oscure:
è richiesto coraggio
se vogliamo salvarci.
Sperare,
riscoprire l’impegno,
dare senso alla vita,
costruire il futuro.
Riscatto
dal pigro accomodarsi
lasciando fare agli altri;
di forti c’è bisogno:
uomini e donne veri.
Adele Delfino