TENDA

In attesa di Pasqua……

Seconda lettera san Paolo ai Corinzi 4,16b – 5,9

Come una tenda divelta dal vento nel deserto
È l’anima mia – le cose visibili della vita
Se ne vanno via e la tenda s’invola nell’aria
Come aquilone nella strada

Siamo accampati in un luogo insicuro
Dimora di serpenti e scorpioni
Le tue mura Gerusalemme
Sono un riparo alto sulla roccia

Non abbiamo quaggiù una fissa dimora
Pellegrini incerti su incerte carovane
Ondeggianti come prue di navi
Tra le onde di grandi tempeste

I nostri peccati sono granelli di sabbia
Sotto cui franano i nostri passi
Quando sarà distrutta questa tenda di pastori
Regno delle cose visibili

Riceveremo da Dio un’abitazione azzurra d’invisibili amori
Abiteremo in Lui non nella fede ma in visione
Faccia a faccia una casa eterna non intagliata
Da mano d’uomo – lassù nel trono del cuore di Dio.

(autore Alfredo Tradigo)

IL LINGUAGGIO DELL'AMORE

Farò della mia anima uno scrigno per la tua anima,

del mio cuore una dimora per la tua bellezza,

del mio petto un sepolcro per le tue pene.

Ti amerò come le praterie amano la primavera,

e vivrò in te la vita di un fiore sotto i raggi del sole,

Canterò il tuo nome come la valle canta l’eco delle campane,

ascolterò il linguaggio della tua anima

come la spiaggia ascolta la storia delle onde.

Kahili Gibran

 

AUGURI 2018!

Il planning: usare il cuore, l’intelligenza, l’impegno,

per migliorare la nostra vita e le nostre attività

Tu scendi dalle stelle

Il nostro mondo è pieno di tanti rumori e distrazioni che possono soffocare la voce di Dio. Si avvicina Natale, Gesù è venuto, viene e verrà,  per offrire la sua vita (crocifisso) e donare la salvezza al mondo e alle genti. Nel tempo della storia non tutti possono avere evidenza di questo accadimento così importante. E allora Gesù domanda aiuto agli uomini, così come si fece aiutare da persone amiche e da un puledro d’asina per entrare in Gerusalemme, verso la passione.

Quanti di noi vorrebbero essere quell’asinello che conduce Gesù!

S.Paolo, l’Apostolo delle Genti, domandava AI SUOI, per invitarli a farsi missionari: “Come crederanno in Gesu’ senza averne sentito parlare?. “Come ne sentiranno parlare senza un messaggero che lo annunci?” “Come può esserci un messaggero senza che sia stato mandato?” (cfr Rm 10,14-15).

Questo grande compito chiama in modo speciale i giovani: essere messaggeri del lieto annuncio di Gesù, soprattutto per i loro  coetanei e amici. Messaggeri in opere e parole che facciano pensare la gente!  «Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene!» (Rm 10,15; cfr Is 52,7). 

Senza paura perché Gesù non invia mai senza camminare al tempo stesso al nostro fianco, e sempre un po’ davanti a noi. Possiamo procedere fiduciosi e  gioiosi!

(Spunti da una omelia di Papa Francesco)

Il poeta sa ascoltare

Chiamami ancora amore,

Chiamami sempre amore,

In questo disperato sogno

tra il silenzio e il tuono,

difendi questa umanità

anche restasse un solo uomo……

Vecchioni

 

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