BENVENUTO NOVEMBRE
Giochiamo tra zucche e castagne.
Giochiamo tra zucche e castagne.
Un bel mattino, ai primi dell’aprile,
un leprottino trepido e gentile
perlustrò la campagna, zolla a zolla
per ridestar dal sonno ogni corolla.
La pratolina, tutta bianca e rosa,
sollevò la faccina sonnacchiosa
e borbottò tra il sonno: “Chi mi desta?
Chi mi ha dato un colpetto sulla testa?”
Ma poi, vedendo splendere il bel sole,
si mise a dar la sveglia anche alle viole.
I giacinti, ricciuti e sbarazzini,
tornarono a fiorire nei giardini.
Gli anemoni leggiadri e gli asfodeli
fecero un bell’inchino sugli steli,
e in disparte, il vanesio tulipano,
si lustrò la corolla piano piano.
E tutti insieme, fiori e fiori e fiori
sciorinarono al sole i bei colori
era a vedersi una leggiadra schiera
simbolo eterno della primavera.
Milly Dandolo