1° di Quaresima

(breve introduzione al concetto di “nuova creazione”)

Le caratteristiche di Dio, sebbene trascendente, uno e trino,  sono secondo il dato biblico,  lo spirito di paternità e di maternità. Dio ha creato l’uomo dandogli l’incarico della custodia del creato.  Poi perché l’uomo non fosse solo, ha voluto la donna della stessa sostanza dell’uomo ma differenziata sessualmente, così da dare alla coppia la capacità di relazione.

 

La coppia umana, creata libera di scegliere tra il male e il bene, non scelse il bene e gli uomini e la creazione cominciarono ad inquinarsi. Dio consente alle persone umana di sperimentare gli effetti del bene e del male, così che responsabilmente sappiano alfine scegliere il bene.

Comunque Dio non resta impassibile: promette salvezza per l’uomo, ma senza imporla. Nei secoli il progetto divino di salvezza si esplicita fino alla svolta più importate: la venuta al mondo di Gesù, figlio del Padre, vero Dio e vero uomo, testimone dell’amore di Dio per gli uomini ormai inabissati nel malessere fisico, psichico, sociale. Dio, per mezzo del Figlio, intende testimoniare agli uomini che solo nell’amore universale (agape) c’è salvezza, affinché si convincano e possano crederlo vedendo la morte e risurrezione di Gesù.

La risurrezione di Gesù è la primizia di cieli e terra nuovi, la rigenerazione di tutte le cose.

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