ADOLESCENTI A SCUOLA

“I loro pensieri, non sono i nostri pensieri”

Essi vorrebbero essere aiutati a capire il mondo e loro stessi, per saper decidere cosa fare della loro vita..

Vorrebbero essere certi che valga la pena di studiare perché questo può riempire di senso i giorni..
Vorrebbero essere aiutati a scoprire i loro talenti, consapevoli che ogni esistenza umana è unica, irripetibile, fatta per la grandezza, non per la noia.


Vorrebbero che i professori fossero mediatori di qualcosa di indispensabile e desiderabile, di conoscenze che solo lo stupore conosce,  come il segreto della natura o quello dell’uomo che creano bellezza; vorrebbero coltivare  l’unità del sapere, perché la conoscenza globale è interessante, come lo è nella sua interezza la vita umana.
Vorrebbero essere sfidati a esprimere le loro qualità migliori, vorrebbero imparare dai professori come si fa  a realizzare i sogni perché possano diventare progetti.
Vorrebbero imparare a ragionare così da sfuggire al plagio dei luoghi comuni e del pensiero dominante, in una parola essere aiutati a diventare persone veramente libere.
Vorrebbero che non fossero loro nascoste le difficoltà della vita, ma imparare l’arte di essere forti per vincere ogni battaglia, senza mai perdere la speranza.
Vorrebbero guardare i professori negli occhi e scoprire che si può amare ogni persona, tante persone, il proprio lavoro, il proprio paese, perché ovunque vi sono i segni di quella bellezza che salverà il mondo..  

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