A proposito di emergenza educativa

Sarebbe utile, in tempi in cui tanto si parla di “emergenza educativa”, di offrire ai Centri Culturali e loro iscritti, un luogo dove incontrarsi, dialogare anche tra differenti identità culturali, confrontarsi, collaborare per promuovere iniziative utili alla coesione sociale, all’educazione dei più giovani, senza togliere nulla alle sedi periferiche, anzi arricchendole con iniziative nate dall’emulazione e dal supporto di quanti si applicano all’educazione, in primo luogo i genitori, poi gli insegnanti, gli educatori in genere sia laici che degli oratori.

Sappiamo bene che in questi tempi si parla anche di emergenze sociali rispetto ai temi della casa, del lavoro, e anche per questi motivi i Centri Culturali, con spirito di sussidiarietà, possono essere di supporto alle Istituzioni pubbliche nel progettare interventi verso le fasce più deboli.

 

Riteniamo che questo luogo di aggregazione degli enti e delle persone, potrebbe essere definito “Il cortile dei Gentili”, così come al tempo dei romani oltre al tempio vero e proprio dove recarsi per la preghiera, vi era un luogo dove confrontarsi e dibattere.

Auspichiamo che la nostra perseveranza nel domandare ai Centri Culturali di “fare rete” per incidere in sinergia con maggior forza sull’andamento culturale attuale, spesso poco edificante, possa conseguire successo. Noi siamo propensi a spenderci per questo scopo.