CODICE ETICO Fondazione

 

CODICE ETICO DELLA FONDAZIONE EMMAUS - DINO CUSIN

PREMESSA

La vita di una fondazione si svolge necessariamente attraverso norme statutarie e regolamentari e si completa attraverso i comportamenti delle persone. Questi devono essere ispirati a valori e a regole etiche e deontologiche che salvaguardino gli interessi e l’immagine della Fondazione in quanto tale e assicurino contemporaneamente una corretta vita associativa a tutti i suoi soci.

Da questa considerazione traggono ispirazione le norme del presente Codice Etico. Esse non sono in alcun modo sostitutive delle norme statutarie e regolamentari, ma a queste si affiancano. Ogni socio e ogni dirigente della Fondazione Emmaus Dino Cusin deve ispirare ad esse il proprio comportamento nella consapevolezza che una loro trasgressione comporta l’esclusione dalla vita della Fondazione.

ART. 1

I soci e gli organismi dirigenti della Fondazione Emmaus Dino Cusin s’impegnano a tener conto, in ogni loro comportamento, delle conseguenti ricadute sull’intera Fondazione.

La Fondazione Emmaus richiede ai suoi aderenti comportamenti improntati a correttezza e serietà professionale.

ART. 2

I soci e gli organismi dirigenti della Fondazione Emmaus Dino Cusin, nel perseguire gli obbiettivi e nel realizzare attività e programmi della Fondazione, si impegnano a partecipare alla vita dell’ente con spirito costruttivo, non viziato da condizionamento alcuno, avendo come obiettivo prioritario l’interesse della Fondazione. Essi devono contribuire alla costruzione di una positiva immagine della Fondazione Dino Cusin ed operare per accrescere il prestigio e l’autorevolezza della Fondazione Emmaus Dino Cusin.

ART. 3

Appartenere alla Fondazione Emmaus Dino Cusin significa assumere un impegno di solidarietà in un corretto rapporto di lealtà. Amministratori e volontari devono utilizzare mezzi, risorese e strutture della Fondazione Emmaus con lo stesso riguardo dovuto ai propri beni.

ART. 4

I dirigenti della Fondazione Emmaus Dino Cusin sono tenuti ad operare con imparzialità, senza indulgere a trattamenti di favore, assumendo le proprie decisioni nella massima trasparenza e respingendo indebite pressioni. In nessun caso devono concorrere a determinare situazioni di privilegio a proprio vantaggio.

L’individuazione dei collaboratori per l’attività della Fondazione Emmaus deve avvenire con imparzialità e deve essere improntata a criteri di competenza, di professionalità, di serietà indipendentemente dalle appartenenze politiche, sindacali, religiose, religiose, di sesso o di razza. Il comportamento dei dirigenti deve essere improntato alla massima correttezza in quanto costituisce modello di riferimento per tutti i collaboratori.

ART. 5

I dirigenti della Fondazione Emmaus Dino Cusin devono adoperarsi per favorire cordiali rapporti tra i soci e dirimere le eventuali divergenze nell’ambito di una dialettica franca e serena. In tutti i casi deve essere fermamente ripudiata ogni forma di scorretta ed insensata concorrenzialità, di personalismi, di conflitto di interessi e di denigrazione personale. In particolar modo, devono tenere comportamenti ispirati a lealtà, imparzialità, diligenza e correttezza, impegnandosi a:

1. esercitare la funzione con spirito di servizio verso la Fondazione Emmaus Dino Cusin, i volontari ed il mondo esterno, senza avvalersene per vantaggi diretti o indiretti;

2. mantenere un comportamento non condizionato da personali convincimenti politici, sindacali o religiosi e non accettare doni, od altre utilità;

3. fare un uso riservato delle informazioni di cui vengono a conoscenza in virtù delle cariche ricoperte ed evitare di conferire e/o assumere incarichi che possono creare conflitti di interesse;

4. rimettere il proprio mandato qualora, per motivi anche privati, siano incorsi in vicende che producono nocumento all’immagine della Fondazione;

5. non esercitare alcuna attività di interesse privato nei locali della Fondazione Emmaus Dino Cusin né utilizzare ben beni e/o servizi  della Fondazione a questo scopo.

ART. 6

  1. Nei rapporti di lavoro la correttezza nello svolgimento del lavoro e il rispetto degli abblighi contrattuali sono valori che la fondazione ritiene irrinunciabili;
  2. è fondamentale che tutti abbiano piena fiducia nell’operato della Fondazione e degli uomini che la rappresentano; ogni uomo deve tenere presente che anche la sola apparenza di un solo comportamento non del tutto corretto può minare i fondamenti della buona reputazione dell’ente;
  3. non sono leciti nei contatti di lavoro parole false o tendenziose anche solo accennate;
  4. l’accettazione di regali e favori è vietata in quanto suscettibile di limitare la libertà di giudizio e influire su una decisione da prendere o sul normale svolgimento dell’attività lavorativa pregiudicando l’interesse dell’ente o quantomeno dandogli un’immagine negativa;
  5. è ammesso lo scambio di regali di modico valore e normalmente accettati nelle relazioni interpersonali in quanto riferiti a normali scambio di cortesie.

ART. 7

  1. Sono considerati comportamenti non etici:

il comportamento indifferente, intollerante, connivente nei confronti di chiunque, interno od esterno all’ente, agisca per danneggiare la Fondazione, produce oltre al danno diretto, un effetto negativo sull’ambiente di lavoro.

  1. Tutti sono impegnati moralmente ad isolare coloro che agiscono in contrasto con l’interesse generale e a contrastarne in modo leale e corretto le azioni ulteriori.
  2. Coloro che rivestono posizione di autorità all’interno della Fondazione devono essere d’esempio nei fatti e nelle parole in quanto ad integrità morale così da garantire la rettitudine dei comportamenti. Gli stessi devono approfondire le notizie serie e circostanziate relative a comportamenti censurabili di cui sono venti a conoscenza direttamente o indirettamente intervenendo personalmente per quanto di propria competenza.

ART. 8

La Fondazione Emmaus e le sue sezioni considerano quali principi essenziali la trasparenza dei bilanci e della contabilità. Ciascuna registrazione contabile deve rispondere esattamente a ciò che è descritto nella documentazione di supporto. Non è consentito alcun occultamento di informazioni né alcuna rappresentazione parziale o fuorviante. Chiunque sia al corrente di omissioni, falsificazione, di trascuratezze nella contabilità e delle registrazioni contabili è tenuto a riferirne all’ufficio di presidenza della Fondazione.

ART. 9

Presidente a vita è la sig.ra Adele Delfino Cusin. Esercita la potestà d’indirizzo ispiratore dell’attività della Fondazione, attraverso una visione missionaria, etica ed umanitaria che deve caratterizzarne in via generale e fondamentale l’attività. Quale membro effettivo del Consiglio D’Amministrazione, esercita in tale sede il diritto di voto, che prevale qualora non venga raggiunta una maggioranza.

 

 

 

 

 

 

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