La primavera è la stagione dell'amore

Ti manderò un bacio con il vento e so che lo sentirai,

ti volterai senza vedermi ma io sarò lì.

Siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni.

Vorrei essere una nuvola bianca in un cielo infinito

per seguirti ovunque e amarti ogni istante.

Se sei un sogno non svegliarmi.

Vorrei vivere nel tuo respiro. Mentre ti guardo muoio per te.

Il tuo sogno sarà di sognare me.

Ti amo perché ti vedo riflessa in tutto quello che c’è di bello.

Dimmi dove sei stanotte ancora nei miei sogni?

Ho sentito una carezza sul viso arrivare fino al cuore,

Vorrei arrivare fino al cielo e con i raggi del sole scriverti ti amo,

Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno tra i tuoi capelli,

per poter sentire anche da lontano il tuo profumo!

Vorrei fare con te quello che la primavera fa con i ciliegi.


(Pablo Neruda)

31 gennaio: S. Giovanni Bosco e l'educazione

Don Bosco è per noi del gruppo Emmaus un modello da seguire.

Lo citiamo nei nostri Statuti e ne chiediamo la protezione.

Capodanno sull’Etna (1960) Vieni con noi. E’ il primo mattino del mondo: tutto è gioioso come i nostri cuori.

L’alba ci trova abbracciati,

vestiti di calde carezze.
Mi prendi la mano, ti seguo,
mi affaccio sul mondo con te.

Guarda,
l’azzurro si accende sul mare.
È il primo mattino del mondo
che nasce soltanto per noi.

Senti, noi siamo più vivi, più veri.
È il primo mattino del mondo
che mai un tramonto vedrà
per te, per me.

Senti, noi siamo più vivi, più veri.
È il primo mattino del mondo
che mai un tramonto vedrà
per te, per me.

(di A. De Simone – E. Gentile – Edilio Capotosti)

Natale di Gesù: intreccio inestricabile tra divinità e umanità

Duemila anni fa, un ovulo fu miracolosamente fecondato

dall’azione soprannaturale di Dio, da questa meravigliosa

unione risultò uno zigote con un patrimonio cromosomico

proprio. Però in quello zigote stava il Verbo di Dio"

(Cardinale Dario Castrillon Hoyos )

Novembre 2018

Gémmea l’aria, il sole così chiaro
Che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l’odorino
amaro
senti nel cuore.

Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
Di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.

Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. E’ l’estate,
fredda, dei morti.

 

G.PASCOLI

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