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SCENA II

(Don Abbondio si alza dopo una notte insonne piena di incubi. Si veste, attacca il quadro caduto per terra "CHI PESCIA NON PIGLIA DORMI" e si avvia in canonica. Pochi minuti dopo arriva Renzo Tramaglino)

Renzo - (rivolto a Don Abbondio che sta tremando per la paura) Allora, caro pretino, noi siamo pronti!
Don Abbondio (cerca di prendere tempo) Hm, vedi, ragazzino mio, se io fossi in te non sarei così allegro, perchè vedi....il matrimonio deve essere rinviato....
Renzo - Deve essere rinviato? Ma che storia è questa qui?
Don Abbondio- (non sapendo come cavarsela, ricorre a termini di reminescenze latine) Eh, si! Ci sono gli impedimenti, la regola parla chiaro: error conditio, votum cognatio....
Renzo- Ma che voto ignazio! Io che ci faccio col vostro latinorum?
Don Abbondio - Non ti arrabbiare figliuolo! In fondo si tratta di aspettare poche settimane!
Renzo -(verde di rabbia) Poche settimane? Io dovrei aspettare poche settimane? ( e se ne va borbottando " ti mordesse un granchio!") ( Ad un tratto incontra Perpetua e cerca di farla parlare, microfono alla mano) Ci dica, ci dica, cos'ha Don Abbondio?
Perpetua - (non vorrebbe parlare, ma le donne, si sa, spesso non riescono a tacere) Vedete...i bravi....Don Rodrigo...Il matrimonio...
Renzo - ( estrae una macchina fotografica e scatta una foto alla Perpetua che si mette in posa orgogliosa di sè come un eroe) Basta così, grazie! Sorridete prego! Grazie mille! (Renzo riprende il cammino a ritroso per cercare di far parlare Don Abbondio) Adesso vado da quello là e gli faccio sputare il rospo! ( Poi entrando in canonica con aria feroce, rivolto a Don Abbondio che sta leggendo il giornale) AH-HA!
Don Abbondio- Cosa significa questa irruzione, figliolo?
Renzo- Significa che dovete sputare il rospo! Subito!
Don Abbondio- (comprende che Perpetua ha parlato e, scherzando) Ma cosa dici, figliuolo, sai che non sta bene sputare...
Renzo - Basta! (Renzo accarezza il coltello che ha alla cintura) Avete proprio voglia di farmi perdere la pazienza...
Don Abbondio- (tutto tremante lancia un urlo) AAAH! Lascia stare quel coltello! Ti dico tutto! Ecco..vedi..devi sapere che..be'...ecco...d-due cosi di don...di don coso...m-mi hanno cosato di non cosare...i-i-i-l coso....ecco!
Renzo - (ormai ha compreso l'intrigo, volta le spalle a Don Abbondio, che si accascia sulla sua sedia preferita, tergendosi la fronte sudata con un fazzoletto. Rimuginando minacciosi pensieri,Renzo va da Lucia e le racconta tutto, dicendole all'orecchio) Pissi, pissi, bao, bao! Pissi, pissi,bao, bao: eh?
Lucia - (sentito il racconto, al colmo della disperazione, Lucia se la prende con Renzo, lo prende per il collo e urlando lo sbatte di quà e di là, urlando) GNAAHAHOEE !...........(Mentre mamma Agnese cerca di calmare la figlia che ha perso il controllo dei nervi e piange e urla)( In quella, qualcuno bussa violentemente con un grosso martello alla porta. Tutti e tre sono timorosi di essere aggrediti dai bravi e si rifugiano l'uno nelle braccia dell'altro dalla paura)
Renzo, Lucia, Agnese - AVANTI !!!

(Nel riquadro della porta, appare Fra Cristoforo, loro carissimo amico)

Lucia - Ah, Padre Cristoforuccio, siete voi! Venite, venite, avanti vi racconto tutto! ( Lucia messo Renzo sotto i piedi e saltando sulla sua schiena, Lucia racconta a gesti tutto ciò che sta capitando) Don Rodrigo! E' stato Don Rodrigo!
Fra Cristoforo (rosso per la collera, promette) Ah, è così? Ebbene, gli farò vedere io a quel don Rodrigo!