"Educare è cosa del cuore" (Don Bosco)
Se siamo convinti che educare “sia cosa del cuore”
ne deriva che la scuola è solo un tassello dell’educazione
Infatti apprendere delle conoscenze allarga la mente,
ma solo se i figli sono amati, promossi nella crescita globale,
saranno in grado di rielaborare ciò che hanno appreso
per applicarlo alla vita vera.
Ogni conoscenza che contribuisce alla crescita necessita di confronti plurimi,
a partire da quello con i genitori che hanno
la primaria responsabilità di educare i figli,
e la cui cura è dunque assolutamente indispensabile.
Vi sono poi altri enti e persone con i quali i ragazzi
avranno occasione di interfacciarsi e con i quali le famiglie dovrebbero
stabilire un’alleanza educativa.
In ambito extra scolastico, i giovani che crescono
devono essere aiutati a valorizzare le loro doti naturali, dotandoli del
bagaglio necessario ad apprezzare la cultura,
la solidarietà, la fede vissuta.
Il disagio giovanile non è che il risultato, invece, dell’indifferenza
o superficialità dei genitori, che non attendono a sufficienza al
loro grandissimo compito di educare i figli.